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Oggi voglio raccontarti una storia:
“Come un pizzaiolo poco accorto ha rischiato il fallimento, dopo aver affidato la stampa delle sue  offerte al professionista sbagliato”

Se mi segui da un po’ di tempo avrai certamente capito che la mia “missione” è di aiutarti a migliorare la comunicazione dei tuoi stampati, in modo da rendere più efficaci le tue offerte, promozioni e presentazioni.

Questo è fondamentale per la tua azienda, perché quando fai veicolare su carta e altri stampati la tua immagine e la tua pubblicità, devi stare attento a scegliere le giuste figure professionali.

Infatti con una gestione accorta di 2 elementi che compongono ogni comunicazione vale a dire il TESTO e le IMMAGINI, puoi ottenere risultati molto distanti fra loro e decretare il successo o il fallimento delle tue iniziative.

E in questo articolo vedremo il perché non devi affidare questo tipo di lavoro al primo che capita o a sceglierlo solamente in base al prezzo.

Ma soprattutto vedremo quello che è successo al protagonista di questa storia che si è infilato in un casino senza via di uscita e come evitare che accada anche a te.

Infatti l’aver affidato al primo stampatore (sicuramente il meno caro, perché si sa che l’importante è risparmiare e non il risultato), la stampa delle sue promo, si è trasformato in un incubo che gli ha fatto perdere soldi, clienti e credibilità.

I fatti sono andati più o meno così.

Tempo fa si è svolta nella mia zona una importante manifestazione podistica.

Si tratta di un evento che se pur essendo nato da un paio di anni, ha avuto un notevole successo attirando ogni anno sempre nuovi runners.

Non so se hai mai partecipato ad una corsa podistica. Devi dunque sapere che al momento dell’iscrizione, ricevi quello che viene chiamato “Il Pacco Gara”.

Sarebbe una specie di “Regalo”, che l’organizzatore ti fa, per ringraziarti della tua partecipazione.

Il pacco gara può contenere di tutto: magliette, prodotti alimentari, gadget sportivi, nonché buoni sconto degli sponsor, offerte e altro.

E anche questo pacco gara non faceva eccezioni: oltre al gadget dell’organizzatore, c’erano anche molti coupon sconto piuttosto corposi, anche di aziende molto conosciute.

Insomma quando ti ritrovi per le mani uno sconto del 20/30% non è male.

Anche il locale che ti ho accennato poco fa aveva partecipato come sponsor a questa manifestazione e la sua promozione era decisamente allettante: “Una Pizza Gratis, presentando il coupon”.

Tieni presente che sono stati stampati diverse centinaia di coupon inserite nei pacchi gara, quindi come idea per attirare clienti, poteva anche funzionare, anche perché diciamo che di solito i podisti queste offerte le prendono volentieri. Insomma le possibilità di avere un buon ritorno, erano alte.

Ma… Ma c’è un ma dietro a questa iniziativa.

Ecco infatti come sono andate le cose nella realtà.
Il gestore del locale, ha fatto questo ragionamento:

“Mi chiedono un coupon da mettere nel pacco gara, potrei fare una bella offerta sulle pizze, magari regalandone una  a chi presenta il coupon. Così vengono a mangiare magari con la famiglia e sicuramente ordineranno diverse cose. Quindi mi conviene regalare questo bonus”.

Questo modo di ragionare non fa una piega, ma purtroppo per lui ha impaginato un coupon con questo messaggio:

“PIZZA GRATIS! Presentati con questo buono e ricevi una pizza in omaggio”, seguivano poi il nome del locale e l’indirizzo. Fine.

"Bene un coupon realizzato in questo modo è un bagno di sangue e adesso ti mostro cosa poi è successo nella realtà"

Allora tanto per cominciare questa è un’offerta “Senza Condizioni”, nel senso che non vengono spiegate le modalità per ricevere l’offerta.

Quindi chi legge questo buono e che ovviamente non sa niente del ragionamento che è avvenuto nella testa del gestore (d’altronde perché mai  lo dovrebbe sapere), si presenta in pizzeria reclamando quanto c’è scritto sopra e vuole la sua pizza gratis. Fine.

E’ un suo diritto!

Quindi se io mi presento e prendo una pizza da asporto e non ordino nient’altro, tu non puoi fare altro che darmi la mia pizza e grazie e arrivederci.

O peggio ancora: se mi siedo non puoi fare altro che darmi la pizza gratis, senza pretendere altro da me.

Quindi ti rendi conto di come già così hai mandato a giro delle bombe a orologeria con il congegno innescato.

Ed è infatti quello che ha fatto mio figlio adolescente: ha trovato il coupon in casa, si è presentato alla pizzeria, si è fatto dare una pizza gratis da asporto e se ne è andato.

Grazie e arrivederci!

Quando mi ha raccontato l’episodio  ero mezzo scioccato.

Non è che io ho insegnato a mio figlio a “scroccare” in giro pasti gratis e a fare incetta di buoni pasto.

Infatti gli ho chiesto se per caso aveva ordinato qualcos’altro, che so, una bibita, una birra, o un’altra pizza.

“E perché avrei dovuto – mi ha  detto –  qui dice presenta il coupon e ricevi una pizza gratis. E io mi sono presentato e ho preso la mia pizza come c’era scritto”.

E in effetti aveva ragione lui: sul buono non era stato specificato niente!

Ora immagina anche solo per un attimo 4/5 persone che ogni giorno si presentano in pizzeria e che prendono la loro brava pizza e se ne vanno.

Ti ritrovi per tutta la durata dell’offerta con un ammanco serale di cassa!

Ma il peggio deve ancora arrivare.

Non oso infatti immaginare quello che possa essere successo quando si sono presentate persone per mangiare al tavolo.

Pensa a tutte le discussioni fra il personale e i commensali che magari pretendevano solo la pizza, senza ordinare nient’altro.

Oppure discussioni sul tipo di pizza perché magari ordinavano le più costose o altro.

Quindi sicuramente l’offerta ha “portato gente”, ma ha portato gente in modo sbagliato, soprattutto “cercatori di offerte” incasinando la gestione del locale e pregiudicando il rapporto con la clientela.

Ecco le 5 ragioni che hanno reso questa iniziativa un bagno di sangue:

  • L'offerta non era stata specificata bene e non faceva distinzione fra pizze servite al tavolo e pizze da asporto. Per esempio potevano specificare che era riservata solo a chi mangiava in sala, in modo che quasi sicuramente, le persone avrebbero ordinato qualcos'altro.
  • Potevano specificare che la pizze gratis erano quelle del menù normale e non le pizze speciali.
  • Potevano specificare che la pizza era gratis ordinando almeno un antipasto o un dessert, oltre alle bevande.
  • Potevano specificare che l'offerta era valida solo in determinati giorni della settimana, evitando l'afflusso dei buoni nei giorni di venerdi e sabato che sono i più trafficati.
  • Potevano mettere una data di scadenza "veloce", invece l'offerta era valida fino al 31 dicembre 2016. Senza una scadenza si sono giocati tutti coloro che si "sono dimenticati" di quell'offerta ma che potevano essere portati nel locale, mettendo loro "fretta". Ma siccome tutto il resto era stato fatto male, anche questo particolare avrebbe finito per ritorcersi contro come nei punti 1 - 2 e 3

Ma soprattutto non hanno inserito la cosa fondamentale per rendere veramente efficace la loro iniziativa: non hanno inserito nel coupon, un modulo che il cliente avrebbe dovuto compilare con i suoi dati di contatto, in cambio della pizza e non avevano preparato altri tipi di incentivi per aumentare la spesa durante la cena e farli tornare un’altra volta.

Mancava quindi LA STRATEGIA.

La strategia che avrebbe avuto il compito di: generare nuovi contatti adesso, da trasformare in clienti ricorrenti e paganti dopo.

Inserendo i dati di contatto, avrebbero ottenuto principalmente questi 4 vantaggi:

  1. Avrebbero misurato l’efficacia della promo, confrontando il numero dei bonus regalati, con quello dei bonus presentati in pizzeria
  2. Dopodiché avrebbero potuto misurare il fatturato prodotto dalla promozione, inteso come numero di persone che si sono presentate, quanto hanno consumato, ecc.
  3. Avrebbero avuto un database dei clienti legati a quella iniziativa, quindi clienti interessati al discorso “pizza”, da ricontattare con offerte mirate
  4. Avrebbero ricevuto il feedback dei clienti e aggiustare il tiro per altre iniziative simili

Purtroppo per loro hanno omesso TUTTE queste opzioni creando una gran confusione quando le persone si sono presentate nel locale.

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MA SOPRATTUTTO HANNO COMMESSO L’ERRORE PIU’ GRAVE DI TUTTI

Hanno affidato la stampa del loro materiale al primo che capita che senza nessuna competenza di marketing e di pubblicità, ha mandato in stampa questa roba, senza metterli sull’avviso dei rischi che stavano per correre.

Hanno in pratica saltato tutti i passaggi da fare PRIMA di rivolgersi allo stampatore.

Lo stampatore, la copisteria, il tipografo, sono i professionisti della stampa NON della strategia e della comunicazione.

Queste vengono prima e se salti questo passaggio, l’aver risparmiato pochi spiccioli, ti si ritorce contro in modo molto grave.

Potresti quindi pensare: “Ah bene, mi devo quindi rivolgere ad uno studio di grafica pubblicitaria”.

La risposta e NI. Infatti anche qui devo metterti sull’avviso.

La maggior parte degli studi si occupa più che altro “della grafica” e il loro modo di intendere il lavoro è piuttosto legato al gusto estetico e all’applicazione “senza controllo della creatività”.

E questo modo di approcciare il lavoro ha poco a che fare con le strategie che ti portano contatti, perché non è orientato ai risultati che puoi ottenere.

Ecco perché a differenza di altre figure professionali, mi sono specializzato nel rendere i tuoi stampati, strumenti che valorizzano il tuo lavoro perché sono orientati ad attirare contatti per trasformarli in clienti.

Soprattutto il mio lavoro è aiutarti a prevenire tutti i disastri che sono accaduti all’incolpevole ristoratore.

Nessuno che gli abbia detto come si fa a costruire un’offerta e a renderla efficace.
Nessuno che lo abbia guidato nella realizzazione grafica e nell’impaginazione della promo, in modo che fosse chiara e invitante.

Insomma una mancanza completa di competenza che ha reso l’offerta di questo locale un vero incubo.

E me lo immagino questo gestore inveire contro la “pubblicità che non serve a niente e che ti fa buttare via i soldi”.

Purtroppo la colpa non è ne’ sua ne’ della pubblicità ma della scarsa informazione che gira intorno a questo argomento e della quale ne fai le spese tu come imprenditore.

Quale grande insegnamento puoi trarre da questa storia e che farai bene ad applicare anche nel tuo lavoro?

Come hai visto nell’articolo questi gestori hanno commesso una serie imperdonabile di errori che adesso conosci anche tu e che potrai evitare.

Ma soprattutto hai imparato che mandare in stampa le tue offerte, direttamente ad uno stampatore e solo per risparmiare, può trasformarsi in una tragedia per il tuo business e farti perdere soldi, clienti e credibilità nel tuo settore.

Se hai qualche dubbio in merito e vuoi approfondire questi punti, puoi scrivermi qui: info@logocomune.it

Puoi farmi le domande che preferisci e io ti rispondero con piacere.

Adesso che sei arrivato fino alla fine di questo articolo,  ho deciso di premiarti.

Infatti se ti avessi detto all’inizio che alla fine avresti trovato un regalo, probabilmente avresti saltato a piè pari tutto l’articolo e saresti arrivato qui in fondo senza aver imparato qualcosa di utile per il tuo lavoro.

E visto che hai raggiunto la “Zona Segreta“, riservata a coloro che vogliono realmente cambiare le cose nel proprio lavoro,  puoi ricevere in regalo un impaginato pronto per realizzare un coupon  che tiene conto di quanto detto nell’articolo. Si tratta di un esempio, ma apportando le dovute modifiche, puoi adattarlo alle tue necessità.

Per averlo  devi fare un ultimo sforzo però.

Solo gli imprenditori che hanno realmente voglia di cambiare e sono veramente interessati lo potranno ricevere, ecco perché per averlo dovrai “muovere ulteriormente le chiappe” e scrivermi a : info@logocomune.it

Nell’oggetto della mail inserirai: “Mandami il  template del coupon per favore” e io ti invierò il pdf nel  giro di pochi minuti. Prometto che non riceverai altre mail, a meno che tu non decida di riceverle e me lo chiedi espressamente dandomi  il tuo consenso.

Quindi ecco ricapitolando come devi fare per ricevere il pdf:

  1. Scrivi a info@logocomune.it
  2. Metti nell’oggetto della mail: “Mandami il  template del coupon per favore”
  3. Ricevi il pdf nella tua mail e non ti invierò nessuna altra comunicazione, senza il tuo consenso.

Ti auguro buon lavoro e buona giornata

Daniele